Il leader dell’opposizione Lazarus Chakwera ha giurato ieri mattina come presidente della Repubblica del Malawi. La sua vittoria con il 58,57% delle preferenze è stata annunciata sabato dalla Commissione elettorale. Il tasso d’affluenza al voto del 23 giugno è stato del 64,81%.
Davanti a una folla di spettatori radunati presso il Bingu International Convention Centre di Lilongwe, Chakwera si è insediato assieme al suo vice, Saulos Chilima.
“A che serve la libertà dall’oppressione se voi ed io siamo schiavi della fame? O la libertà dal colonialismo se siamo schiavi del tribalismo?” ha detto Chakwera durante il discorso di investitura. “È giunto il momento per noi di andare oltre il sogno, è giunto il momento per noi di svegliarci, di sorgere dal sonno e di realizzare i nostri sogni”, ha quindi aggiunto.
Prima di lanciarsi in politica, il 65enne Chakwera era un teologo, pastore della Chiesa evangelica pentecostale nonché ex presidente delle Assemblee di Dio del Malawi. Presidente del Partito del congresso del Malawi (l’ex partito unico) dal 2013, Chakwera era anche il candidato di una più ampia coalizione, la Tonse Alliance.
La sua elezione è il risultato della contestazione delle presidenziali di maggio 2019, allora vinte dal presidente uscente Peter Mutharika, ma successivamente annullate dalla Corte costituzionale per brogli evidenti. La Corte aveva poi ordinato di tornare alle urne.
È la seconda volta che si ripetono elezioni presidenziali in Africa. La prima fu in Kenya, dove la Corte suprema nel 2017 ordinò un nuovo voto, da cui risultò comunque vincitore il presidente uscente, Uhuru Kenyatta.