In Eritrea, nell’ultimo anno, non ci sono state «prove tangibili di un miglioramento significativo e sostanziale» della situazione dei diritti umani. La sentenza è arrivata dal Consiglio dell’Alto commissariato per i diritti umani dell’Onu durante la presentazione del rapporto annuale sul Paese. La relatrice speciale per l’Ohchr sulla situazione dei diritti umani in Eritrea, Daniela Kravetz, ha riacceso i riflettori sulla difficile situazione del Paese. Dopo quasi due anni dall’adesione al Consiglio Ohchr, ha spiegato Kravetz, «l’Eritrea non ha ancora collaborato con il mandato e con altre procedure speciali delle Nazioni Unite».
Le dichiarazioni dell’esperta Onu hanno provocato la piccata reazione del rappresentante dell’Eritrea, secondo il quale il rapporto Ohchc sarebbe «riciclato e non dovrebbe essere preso sul serio». Nel dialogo che ne è seguito, i relatori hanno esortato l’Eritrea a consentire al relatore speciale di visitare il Paese invitando a cooperare con il mandato. «Esorto le autorità eritree ad assicurare, con l’assistenza dei partner internazionali, l’arrivo delle forniture alimentari di emergenza presso tutti i segmenti della popolazione durante questo periodo difficile», ha aggiunto Daniela Kravetz, lamentando di «non poter presentare una relazione più positiva sulla situazione dei diritti umani in Eritrea».