Il governo tunisino ha chiesto a quattro Paesi, tra cui l’Italia, la possibilità di ritardare i pagamenti delle rate sul debito. La richiesta è partita in seguito a stime ancora più pessimistiche sull’andamento dell’economia e sui riflessi che avrà il covid-19.
Oltre l’Italia, gli altri Paesi destinatari della richiesta sono Arabia Saudita, Qatar e Francia ovvero quattro fra i principali partner della nazione nordafricana.
Nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Investimenti Slim Azzabi ha confermato notizia e riferito che sono in corso negoziati con i quattro governi partner. La Tunisia spera inoltre di raggiungere entro pochi mesi un nuovo accordo con il Fondo monetario internazionale.
Gli ultimi sviluppi confermano le cattive condizioni dell’economia tunisina che non riesce a decollare e che risentiva già da prima del covid-19 della mancanza di grandi asset nazionali su cui far leva.
Il covid-19, come prima aveva fatto il terrorismo, ha colpito lo stremato settore turistico che oltre a essere un’importante fonte di valuta estera e contare per almeno il 10% del pil ha sempre avuto un peso rilevante in termini di occupazione.
Secondo le stime del governo il 2020 potrebbe chiudersi con un pil in calo del 7%, quattro punti ulteriori rispetto a una precedente stima di -3%.
[Redazione InfoAfrica]