Comporre, tradurre e condividere geroglifici per messaggi è possibile da qualche giorno grazie a Fabricius, una piattaforma digitale lanciata da Google che decifra i geroglifici degli antichi Egizi.
Lo strumento, messo a punto grazie alla collaborazione con egittologi di tutto il mondo e con il Centro di Egittologia australiano della Macquarie University, Psycle Interactive, Ubisoft, prende il nome dal padre dell’epigrafia.
Fruibile in inglese e arabo, Fabricius è diviso in tre sezioni: “imparare”, “giocare” (“immaginando i geroglifici come emojis”) e “lavorare”: l’ambizione di Google è infatti quella di assistere con questa piattaforma anche gli studiosi nella traduzione dei geroglifici, come previsto da The Hieroglyphics Initiative, una ricerca di Ubisoft lanciata al British Museum nel settembre 2017.
Fabricius è stato lanciato in occasione dell’anniversario della scoperta delle stele di Rosetta (15 luglio 1799), che permise per la prima volta agli esperti di imparare a leggere i geroglifici egiziani.