Chiesta la confisca di un immobile di Jammeh negli Usa

di AFRICA

Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto la confisca di una proprietà immobiliare in Maryland acquisita per 3,5 milioni di dollari dall’ex presidente del Gambia, Yahya Jammeh, attraverso un fondo istituito da sua moglie Zineb. Lo rende noto lo stesso dipartimento in una nota pubblicata ieri sul proprio sito web. «L’ex presidente del Gambia Yahya Jammeh e sua moglie pensavano di poter nascondere i fondi rubati al popolo gambiano acquistando un palazzo a Potomac, nel Maryland», ha dichiarato Robert K. Hur, procuratore federale per il distretto del Maryland. «Questa azione dimostra che gli Stati Uniti non consentiranno ai criminali di trarre profitto dai propri reati e che pagheranno per le vittime sia in patria che all’estero».

Secondo il dipartimento di Giustizia, Yahya Jammeh ha ottenuto milioni di dollari attraverso l’appropriazione indebita di fondi pubblici e l’incasso di tangenti da parte di aziende che cercavano di accaparrarsi concessioni e monopoli in vari settori dell’economia gambiana. «Yahya Jammeh presumibilmente ha rubato centinaia di milioni di dollari al suo Paese e ha riciclato parte di quei fondi per acquisire proprietà immobiliari negli Stati Uniti», ha dichiarato il procuratore generale aggiunto Brian C. Rabbitt. La richiesta del dipartimento di Giustizia dovrà ora essere vagliata da un tribunale, che dovrà esprimersi sul sequestro della proprietà.

Jammeh ha guidato il Gambia dal 1994 al 2016. Nel dicembre 2016 ha perso le elezioni contro l’attuale capo dello Stato Adama Barrow ed è andato in esilio in Guinea Equatoriale.

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