Curato dallo scrittore d’origine ghanese Ekow Eshun e pubblicato da Einaudi, L’Africa del XXI secolo. Fotografie da un continente offre un’istantanea frastagliata della fotografia africana contemporanea ed è uno strumento utile (unico al momento in italiano) per orientarsi in questa variegata galassia.
I lavori dei 51 artisti selezionati sono stati suddivisi in quattro sezioni che corrispondono, secondo Eshun, ai principali punti di frizione tra immagine allogena del continente e autoctona: Città Ibride, dove troviamo i reportage urbani di Emeka Okereke e Michael Macgarry; Zone di Libertà, che comprende i lavori firmati da Zanele Muholi, Sbelo Mlangeni e Eric Giamfy incentrati sulla vita delle persone Lgbt in Africa ma anche gli scatti giocosi e irriverenti di Hassan Hajjaj; Mito e Memoria, con la riflessione sulle radici; Paesaggi Interiori, dedicato alla narrazione di sé.
La sezione che a nostro avviso presenta le punte artistiche più alte è l’ultima. Qui troviamo Leila Alaoui (scomparsa nel 2016, in un attentato terroristico a Ouagadougou) con la sua serie più famosa, The Moroccans, e la sudafricana Lebohang Kganye, con il progetto Ke Lefa-Laka Her Story, dedicato alla madre scomparsa. Dai lavori di questi fotografi emerge un quadro differente rispetto all’abituale monolite di fame e arretratezza. Un quadro non esente da manierismi e semplificazioni, capace però di disinnescare la narrazione dominante.