L’Egitto si è ritirato dai colloqui sulla diga sul fiume Nilo in costruzione in Etiopia. Il Cairo non è d’accordo sul programma di riempimento proposto da Addis Abeba. Anche il Sudan ha minacciato di ritirarsi dai colloqui. Il ministro del Sudan per l’acqua e l’irrigazione, Yasser Abbas, ha dichiarato di aver ricevuto una lettera nella quale la controparte etiope ha proposto «che l’accordo in discussione si limiti al riempimento della diga e qualsiasi accordo relativo alla gestione del bacino idrico sarà collegato alla questione della condivisione delle acque del Nilo Azzurro». Tesi che a Khartoum non piace.
Negli anni scorsi, Egitto, Etiopia e Sudan, Paesi attraverso i quali scorre il Nilo Azzurro, hanno tenuto serrati negoziati sulla ripartizione delle risorse idriche, ma nel frattempo però è stata costruita la diga. L’Etiopia, con la stagione delle piogge, ha iniziato a riempire la diga, ma i Paesi a valle temono che i flussi idrici saranno tali che non siano sufficienti per le loro popolazioni e le loro attività industriali.