La realtà italiana degli immigrati, impegnati in fitte reti di relazioni e in concreti percorsi di partecipazione, ci mostra come la concezione etnica della cittadinanza, “una d’arme, di lingua, d’altare/ di memorie, di sangue e di cor”, sia stata superata nei fatti, a prescindere dai ritardi accumulati nella legislazione. Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia delle Migrazioni, nel suo ultimo libro intitolato appunto “Altri cittadini”, racconta e documenta questa realtà, che è un’autentica cifra del presente.
Intervista a cura di Stefania Ragusa, foto schermata iniziale: Bruno Zanzottera
IL LIBRO
Altri cittadini. Gli immigrati nei percorsi della cittadinanza di Maurizio Ambrosini (Editore: Vita e Pensiero 2020, 164 pag., 14.00 €) La cittadinanza è un istituto fondamentale dei sistemi democratici, ma ha da sempre un duplice volto: include chi la possiede, attribuendogli vari diritti, ma esclude in linea di principio chi ne è privo. Non è però una prerogativa immutabile, non è un blocco omogeneo, non si limita alla dimensione legale: non separa in maniera netta e inequivocabile cittadini e non cittadini. L’immigrazione, insediandosi, mostra che la cittadinanza si articola in diverse dimensioni, di cui alcune possono essere raggiunte prima e più facilmente dai residenti stranieri, mentre altre rimangono più lontane e gelosamente custodite. Alcune possono essere esercitate attraverso i confini, come il voto dall’estero, mentre altre possono combinarsi, come nel caso della doppia cittadinanza. Per altri aspetti, alcuni attori collettivi, come le associazioni, i sindacati dei lavoratori, le comunità religiose, possono dare voce a chi non gode della cittadinanza politica. Altre dimensioni della cittadinanza esprimono poi il profilo del cittadino attivo, responsabile, partecipe della vita sociale, e possono essere vissute anche al di fuori della cittadinanza formale. Pensiamo per esempio all’impegno sociale nel volontariato e in varie pratiche civiche. Soprattutto a chi vive tali significati della cittadinanza in questi giorni difficili, italiano o straniero, questo libro è dedicato.