Senegal: caso Sonko, riunita la commissione per revoca immunità

di Valentina Milani
Sonko

Sono riuniti in seduta plenaria dalle 11 di questa mattina i membri della commissione incaricata di pronunciarsi sulla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare del deputato Ousmane Sonko. Sono state registrate alcune defezioni “per protesta” che tuttavia non dovrebbero inficiare la validità della decisione, attesa per oggi pomeriggio.

Da questa mattina sono bloccate tutte le strade che portano all’Assemblea nazionale. Lo spazio è ben circondato dalle forze dell’ordine per evitare l’accesso di manifestanti che potrebbero disturbare il lavoro che si sta svolgendo a porte chiuse.

Ousmane Sonko ha diffuso ieri un messaggio alla nazione in cui ringrazia tutti quelli che lo hanno sostenuto da quando è scoppiato lo scandalo che lo vede protagonista e torna ad accusare Macky sall e “il suo clan di persone ambiziose e odiose” di avere ordito un complotto ai suoi danni.

“Nonostante l’enorme campagna di disinformazione pagata in miliardi, il complotto Mackyavellian ha dato alla luce un minuscolo topo”, dichiara. “Macky Sall e il suo gruppo di cospiratori non si aspettavano di certo questo scenario quando stavano mettendo insieme la loro impresa criminale. Un piano non è mai stato così vizioso. Tutto era stato maliziosamente sincronizzato: coprifuoco più stato di emergenza per neutralizzare le persone, bombardamenti in parte del territorio nazionale per poter invocare la sicurezza nazionale se necessario. È incredibile quello che ci è voluto per immaginare e schierare per la liquidazione di un uomo. Nulla è stato dimenticato tranne Dio, l’Unico Onnipotente”.

Il leader del Pastef afferma che la sua immunità, indipendentemente dalla decisione della commissione, non potrà essere revocata a a causa di una serie “di vizi nella fase di avvio giudiziario del procedimento”. Contesta inoltre l’indipendenza di Mamdou Seck, il giudice dell’8° gabinetto che ha istruito l’indagine.

Sonko riferisce inoltre di avere saputo che ai giovani che lo hanno sostenuto e sono stati arrestati durante gli interrogatori sarebbe stato chiesto da dove venissero e di queale etnia fossero. Ma “questa vicenda che hanno voluto utilizzare per dividere i senegalesi, al contrario li ha avvicinati”, osserva. “Ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità in questi tempi bui, perché in verità, ciò che sta accadendo ora è al di là di me. Alcuni si sbagliano persino a pensare che questo sia l’ultimo punto di svolta verso il terzo mandato. La posta in gioco, cari connazionali, è il progetto monarco-dinastico del clan di Macky Sall”.

Sonko conclude il suo messaggio rivolgendosi anche a tutti i senegalesi e invitandoli a superare le eventuali divisioni per unirsi contro il pericolo di una deriva dittatoriale. 

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