8 marzo: premiate tre donne coraggio

di Enrico Casale
donne

Tre donne africane saranno premiate l’8 marzo nel corso degli International Women of Courage (Iwoc) Awards che quest’anno saranno tenuti in forma virtuale e trasmessi in streaming sul sito www.state.gov.
Le tre premiate sono: Maximilienne C. Ngo Mbe (Camerun), Julienne Lusenge (Repubblica Democratica del Congo), Zahra Mohamed Ahmad (Somalia).

Maximilienne C. Ngo Mbe ha dimostrato straordinaria leadership, coraggio e perseveranza attraverso le avversità nella promozione dei diritti umani in Camerun e Africa centrale. È stata una voce schietta tra gli attori della società civile, spesso sacrificando la sua sicurezza personale, nella spinta per una soluzione pacifica alla crisi anglofona in Camerun. Ha chiesto la fine delle violazioni dei diritti umani commesse dai separatisti e dalle forze di sicurezza nelle regioni del nord-ovest e sud-ovest e dalle forze di sicurezza nell’estremo nord. Maximilienne si è anche pronunciato contro i crescenti vincoli imposti alla società civile, ai giornalisti e all’opposizione politica dal governo del Camerun. Il suo impegno nella promozione dei diritti umani è stato incrollabile nonostante le intimidazioni, le minacce e le aggressioni che ha subito.

Dal 1978, Julienne Lusenge è stata la principale attivista femminile nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) nella lotta contro la violenza di genere e nella promozione dei diritti delle donne e delle ragazze in situazioni di conflitto. Nel 2000 ha creato «Solidarietà femminile per la pace e lo sviluppo integrale», la principale organizzazione della Rdc che difende i diritti delle donne e delle ragazze contro l’impunità per la violenza di genere. La testimonianza vocale di Julienne ha contribuito all’adozione di accordi internazionali come la risoluzione Onu 1820, che riconosce la violenza sessuale come arma di guerra. Julienne ha toccato la vita di milioni di donne, attirando l’attenzione della comunità internazionale per riconoscere e agire sulla portata della violenza sessuale che sta frantumando le comunità del Congo.

Da oltre 20 anni, Zahra Mohamed Ahmad è in prima linea nella difesa dei diritti umani in Somalia, soprattutto per i gruppi più vulnerabili. In qualità di avvocata, Zahra ha iniziato a fornire assistenza legale, per i sopravvissuti alla violenza sessuale e di genere, alle donne in custodia cautelare e alle donne in custodia cautelare. Zahra è la fondatrice e consulente legale del Somali Women Development Center, un’organizzazione che segnala violazioni dei diritti umani e casi di abuso; sostiene i sopravvissuti attraverso l’assistenza legale; ha istituito il primo servizio di hotline gratuito della Somalia per combattere la violenza di genere; gestisce centri one-stop per le vittime di violenza, cliniche legali mobili, centri di assistenza familiare, spazi sicuri per donne e ragazze e centri comunitari di protezione dell’infanzia per bambini sfollati interni.

Giunto alla quindicesima edizione, il premio Iwoc è assegnato a donne di tutto il mondo che abbiano dimostrato coraggio e leadership eccezionali nel sostenere la pace, la giustizia, i diritti umani, l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne, spesso con rischio personale e sacrificio.

(Stefania Ragusa)

Condividi

Altre letture correlate: