Centrafrica, Mosca rifiuta dialogo con Bozizé definendolo un «criminale»

di Valentina Milani

L’ambasciatore della Russia in Repubblica Centrafricana, Vladimir Titorenko, ha detto con chiarezza di respingere “gli sforzi dei Paesi vicini che tentano di imporre un dialogo con ribelli e individui come il signor (François) Bozizé” definito “un criminale”. “Non c’è dialogo con i criminali. Bozizé deve essere arrestato e processato dalle leggi di questo Paese, o forse dalla Corte penale internazionale all’Aja”, ha precisato Titorenko, in un’intervista all’emittente francese Radio France Internationale (Rfi).

Titorenko ha precisato che Mosca non è contraria a un dialogo, a patto di definire con chi dialogare, e che non sia con una ribellione, come la “Coalizione dei patrioti per il cambiamento (Cpc) di Bozizé”, che ha tentato di rovesciare le autorità di Bangui. Tale posizione, afferma ancora Titorenko, è allineata su quella delle autorità di Bangui.

Proprio oggi, la testata Jeune Afrique ha pubblicato un articolo secondo il quale Bozizé sarebbe in procinto di lasciare la guida del suo partito politico, il Knk, per dedicarsi al coordinamento della ribellione della Cpc.

Nel riaffermare la vicinanza con le attuali autorità politiche del Centrafrica, e di conseguenza con l’attuale presidente Faustin Archange-Touadera, l’ambasciatore russo ha affermato che grazie alla collaborazione tra le forze russe, le forze armate centrafricane (Faca) e le forze ruandesi, è stato riportato il controllo delle forze governative su quasi il 60% del territorio nazionale. “Ma non è sufficiente, i banditi continuano ad attaccare. Dobbiamo finirla con questa ribellione, e poi potremo dedicarci al dialogo”, ha aggiunto il rappresentante della Russia.

Nell’intervista radiofonica, il diplomatico ricorda che è stato il governo centrafricano, sotto la minaccia dei ribelli, a chiamare la Russia in aiuto, chiedendo un sostegno militare per “salvare la situazione”. Da lì, l’invio di 300 istruttori militari (e di quattro elicotteri) che “non partecipano attivamente ai combattimenti, ma aiutano sempre le Faca”, ma “possono reagire se vengono attaccati”. La ribellione si è manifestata poco prima dello svolgimento del primo turno delle elezioni generali del 27 dicembre scorso, con il chiaro intento di seminare il caos e di ostacolare il processo, dal quale Bozizé era stato escluso a causa di accuse di crimini pendenti nei suoi confronti.

La Russia è diventata alleata di primo piano del Centrafrica di Touadera. Intervistato sugli interessi in materia di investimenti russi, Titorenko ha detto che occorrerebbe ribaltare la domanda, chiarendo che sono i centrafricani a dimostrare interesse per investimenti russi nei settori delle risorse naturali, dell’energia elettrica, delle infrastrutture dei trasporti e nell’agricoltura. 

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