In questi giorni ricorre l’anniversario del genocidio dei Tutsi del 1994 in Ruanda a cui la nostra rivista ha dedicato un evento online, ieri sera (se l’hai perso, puoi guardarlo nel canale Youtube Africarivista).
La chiesa di Nyamata, poco fuori Kigali, fu teatro di uno dei massacri più orrendi. Migliaia di Tutsi vi si erano rifugiati pensando di essere al sicuro. Ma il 10 aprile gli Interahamwe frantumarono le vetrate, lanciarono una pioggia di granate e aprirono il fuoco con i mitragliatori. Poi entrarono per finire le persone agonizzanti. La mattanza durò cinque giorni. I carnefici recidevano alle vittime i tendini delle gambe, affinché non potessero scappare. Ancora oggi nella chiesa sono ammassati caterve di indumenti imbrattati di sangue, fino al soffitto si vedono macchie e schizzi marroni. C’è il muro dove i bambini furono massacrati contro i mattoni. In due cripte sono accatastati gli scheletri di 50mila persone trucidate nella zona.
Il video è tratto del film-documentario La lista del Console a cura di Alessandro Rocca, dedicato alla storia del console italiano Pierantonio Costa, morto a gennaio 2021, che nella primavera di 27 anni fa salvò più di 2mila persone dai massacri.