Un gruppo di associazioni femminili si è rivolto al tribunale regionale Ecowas (la comunità che irunisce i Paesi dell’Africa Occidentale) per denunciare il governo del Mali e la sua inazione rispetto al tema delle mutilazioni genitali femminili (Mgf). L’iniziativa potrebbe costituire un precedente legale e avere implicazioni più ampie nel continente.
«Stiamo andando avanti con questo per vedere se può spingere l’attuale governo ad agire», ha detto Grace Uwizeye di Equality Now , un’organizzazione internazionale impegnata nella protezione delle donne e dei loro diritti. Il Mali è uno dei pochi Paesi a non avere dichiarato illegali le Mgf.