Diciannove persone sono state uccise, tra cui sette miliziani del gruppo armato Force patriotique et intégrationniste du Congo (Fpic), negli scontri che martedì hanno visto contrapporsi l’esercito e la fazione ribelle a Nyara, nella provincia di Ituri. Lo riferisce oggi Radio Okapi precisando che la società civile locale deplora azioni come l’incendio di case di abitanti della zona e il conseguente spostamento di massa in aree sicure. Diverse fonti della sicurezza citate dal media locale dicono che i miliziani della Fpic stanno collaborando con un gruppo di miliziani del Codeco.
Tensioni che si aggiungono ad altre situazioni di instabilità che si registrano, per esempio, nella regione del Nord Kivu. E’ infatti stato annunciato, durante la conferenza delle Nazioni Unite tenutasi ieri a Kinshasa, il rafforzamento nell’est del Paese della Missione delle Nazioni Unite in Rdc, Monusco.
Ma proprio contro la Monusco proseguono i movimenti di protesta nel Nord Kivu che, iniziati il 5 aprile, coinvolgono soprattutto la città di Beni. Come precisa Rfi, ieri i manifestanti si sono riuniti nelle strade della città denunciando quello che chiamano il lassismo della forza dell’Onu di fronte alle ripetute uccisioni.
Nel frattempo la stampa keniota riferisce di accordi cruciali firmati tra Kenya e Rdc nel settore dei trasporti e del commercio ma anche della sicurezza.