I Paesi dell’Africa occidentale sono diventati punti di transito degli animali selvatici e centri di riciclaggio di denaro sporco ottenuto dal bracconaggio. A denunciarlo, un rapporto del Royal United Services Institute, un think tank con sede a Londra, secondo il quale le menti che gestiscono il commercio di animali selvatici hanno creato le loro basi in Africa occidentale sfruttando la debolezza delle forze dell’ordine e la mancanza di indagini.
Negli ultimi anni l’Africa occidentale è diventata un importante punto di transito per il commercio illegale di fauna selvatica, comprese le zanne di elefante e i pangolini. Nel 2019, 51 tonnellate di scaglie di pangolino sono state esportate attraverso la sola Nigeria. Il Paese è stato identificato come il principale punto di transito per il commercio illegale di animali selvatici nella regione.