Per quel terribile episodio le autorità locali hanno arrestato un giovane del luogo, che avrebbe confessato l’omicidio e, in più, sarebbe stato trovato in possesso del telefonino di una delle missionarie e delle chiavi del convento.
“Noi purtroppo di novità non ne abbiamo e dobbiamo essere molto prudenti” ha sottolineato all’Ansa suor Piera Grandi, missionaria saveriana. “Io mi auguro che con il tempo si possa trovare il bandolo della matassa. Capire che cosa ha fatto realmente questo ragazzo che sicuramente non ha agito da solo. Deve essere fatta chiarezza anche sul mandante, se esiste”.
Le autorità locali, infatti, non hanno mai fatto luce sul movente, sugli oggetti scomparsi dalla scena del crimine tanto che la Conferenza Episcopale Italiana si è rivolta alle stesse autorità per chiedere con forza di fare chiarezza sulla vicenda.
Intanto comunque non si ferma l’impegno delle suore missionarie saveriane in Africa anche grazie alle donazioni di enti privati come l’Inc Hotels group, che in occasione dei 50 anni di attività, ha raccolto e donato 12 mila euro per la costruzione di un centro sanitario presso una missione delle suore in Congo. – Parma-Repubblica
