19/11/2014 – Africa – Ebola fa paura, in crisi i safari

di AFRICA

 

Un’agenzia olandese specializzata in safari lancia l’allarme: una ricerca tra 500 operatori turistici nel mese di settembre mostra un brusco calo nelle prenotazioni, tra il 20 e il 70 per cento in meno

Le tende in mezzo alla savana rimangono chiuse, gli hotel e le piscine vuote, le guide oziano tra leoni, giraffe ed elefanti. I turisti non ci sono. I tour operator in Africa stanno registrando la peggiore stagione di sempre e un’agenzia olandese specializzata in safari, la SafariBookings.com, ha lanciato l’allarme: una ricerca tra 500 operatori turistici nel mese di settembre mostra una picchiata nelle prenotazioni tra il 20 e il 70 per cento.

Da allora, il trend negativo è proseguito, specialmente in Botswana, Kenya, Sud Africa e Tanzania. Inoltre, molte agenzie americane ed europee hanno smesso di offrire tour in Africa per ora. “Si tratta di un duro colpo per il settore e per le tante riserve naturali che dipendono da questo guadagno”, ha detto la compagnia.

Paura di Ebola – La ragione? La paura di Ebola, il virus che ad oggi ha già ucciso più di 5mila persone nell’Africa occidentale e che sta spaventando anche tutto l’Occidente. Una paura che però non è reale perché l’epidemia si è sviluppata in luoghi lontani dalle grandi destinazioni dei safari, nell’Africa orientale e in Sud Africa. Inoltre, la malattia non è quella che uccide di più nel Continente, vengono prima Aids e malaria. Tuttavia, molti turisti vedono l’Africa come un unico Paese, senza troppe distinzioni. Alcuni operatori turistici citati dall’Economist, parlano di “epidemia dell’ignoranza”.

L’importanza del turismo in Africa – Direttamente e indirettamente, il turismo conta per quasi il 10 per cento del Pil nei paesi subsahariani e paga gli stipendi a milioni di persone che lavorano nel settore. L’industria vale 170 miliardi di dollari all’anno. Nel 2013 oltre 36 milioni di persone hanno visitato l’Africa, dati che normalmente crescevano del 6 per cento all’anno. Ora, però, molte compagnie di safari sono più vicine all’estinzione degli animali che le circondano.

Calcio, la Coppa d’Africa – L’Ebola avrebbe potuto mietere un’altra vittima oltre al turismo: il calcio. Il Marocco, infatti aveva deciso che, per i rischi legati alla malattia, non avrebbe ospitato la Coppa d’Africa, il più importante torneo calcistico africano che si svolge ogni due anni e che nel 2015 avrebbe dovuto svolgersi proprio in Marocco, dal 17 gennaio all’8 febbraio. Si era subito creato il panico ma la Caf (Confédération Africaine de Football) si era detta irremovibile: nessun annullamento e neppure rinvio. Quindi, dopo faticose ricerche, al posto di Rabat è stata scelta la Guinea Equatoriale. Ma i problemi non sono finiti, bisognerà vigilare attentamente sul movimento di tifosi all’interno del Continente, per non rinfocolare il contagio. – Rainews

 

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