In Etiopia ha preso il via la costruzione di una nuova diga sul fiume Didessa, un affluente del Nilo Azzurro. Lo riferisce l’agenzia di stampa etiope Ena, secondo la quale i lavori sono iniziati domenica nella città di Gida Ayana nell’East Wollega, nello Stato di Oromia.
L’infrastruttura, nelle intenzioni del governo, dovrebbe servire per facilitare l’irrigazione delle campagne e promuovere l’agricoltura. Il ministro etiope di Acqua, irrigazione ed energia, Seleshi Bekele, ha detto che la nuova diga faciliterà la bonifica di oltre 14.500 ettari di terreno, a beneficio di circa 58.000 agricoltori e delle loro famiglie.
La struttura dovrebbe essere lunga 1,3 chilometri e alta 80 metri, con una capacità di stoccaggio di 1,3 miliardi di metri cubi. Al progetto è stato assegnato un budget di 10 miliardi di birr etiopi (229 milioni di dollari).
Il mese scorso, il primo ministro Abiy Ahmed Ali ha affermato che il suo Paese intende costruire più di 100 dighe di piccole e medie dimensioni in vari Stati regionali entro il prossimo anno. La mossa è stata respinta dall’Egitto, che ha considerato l’annuncio una prova delle cattive intenzioni dell’Etiopia.
L’Etiopia è in procinto di riempire il bacino della Grande diga del rinascimento, un enorme sbarramento sul Nilo Azzurro che, nei piani di Addis Abeba, dovrebbe fornire al Paese l’elettricità necessaria per il rilancio economico. Egitto e Sudan temono però che possa mettere in forse le loro riserve idriche. Finora non è ancora stato trovato un accordo tra i tre Paesi che fissi le norme di gestione del bacino e gli strumenti per risolvere eventuali dispute.