La Somalia riceverà qat dall’Etiopia in cambio di pesce. È quanto previsto da un accordo firmato dai rappresentanti dei due Paesi che ha rilanciato i rapporti bilaterali.
Dalla guerra dell’Ogaden degli anni Settanta, Somalia ed Etiopia non hanno mai più avuto buone relazioni diplomatiche. Il punto più basso dei loro rapporti si è toccato nel 2008 quando Addis Abeba è stata accusata di aver preso di mira civili innocenti durante la repressione contro i militanti di al-Shabaab.
Nel 2018, il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha rilanciato il dialogo con la Somalia e i due Paesi hanno instaurato una stretta cooperazione. Negli ultimi anni, il premier etiope Abiy Ahmed e il presidente somalo Farmajo hanno lavorato a stretto contatto.
Domenica, secondo quanto riferito dai media locali, entrambi i Paesi hanno firmato un importante accordo che vedrebbe vantaggi reciproci. Gli esperti hanno affermato che la cooperazione darà impulso al commercio oltre a creare posti di lavoro, stimolando così lo sviluppo economico nel Corno d’Africa. La Somalia ha già esportato una partita di 5.000 tonnellate di pesce in Etiopia.
La scorsa settimana, i ministri del governo federale e un gruppo di uomini d’affari etiopi e turchi hanno visitato l’antico distretto di Warsheikh nella regione del Medio Shabelle, esplorando opportunità di investimento e commercio per il pesce. Questo ha segnato l’inizio di un piano per promuovere la cooperazione.
La firma dell’accordo arriva nel momento in cui la Somalia si è rifiutata di revocare il divieto imposto all’importazione di qat dal Kenya. Il divieto rimane attivo anche dopo che le due nazioni hanno concordato di normalizzare il loro rapporto la scorsa settimana.
L’Etiopia è un importante partner per la sicurezza della Somalia, avendo schierato quasi 4.000 militari che presidiano alcune aree del Sud-Ovest e del Jubaland.