La polizia antisommossa della Tanzania ha arrestato, oggi, diversi sostenitori del leader dell’opposizione Freeman Mbowe, recentemente arrestato, mentre manifestavano all’esterno del tribunale a Dar es Salaam, dove, l’udienza contro il leader dell’opposizione veniva rinviata.
Il presidente del principale partito di opposizione Chadema, Mbowe, è stato arrestato a fine luglio insieme ad altri esponenti del partito a Mwanza, una città del nord-ovest della Tanzania, dove stavano progettando una manifestazione per chiedere riforme costituzionali. Alla fine di luglio, un tribunale della Tanzania ha deciso di perseguire il leader di Chadema, 59 anni, per “finanziamento del terrorismo” e “cospirazione terroristica”, reati che non consentono il rilascio su cauzione.
Il raid della polizia e le accuse di “terrorismo” contro il Mbowe – che ricordando i metodi “muscolari” dell’ex presidente John Magufuli – hanno sollevato preoccupazione tra le ONG per i diritti umani e le cancellerie occidentali. Gli Stati Uniti, infatti, hanno esortato il nuovo presidente Samia Suluhu Hassan, insediatosi a marzo dopo la morte di Magufuli, a garantire le libertà di tutti i tanzaniani.
Mbowe avrebbe dovuto comparire in tribunale oggi tramite un collegamento video, ma l’udienza è stata rinviato a domani a causa di problemi di connessione, ha fatto sapere il suo avvocato, Peter Kibatala. I sostenitori di Chadema hanno mostrato cartelli con la scritta: “Mbowe non è un terrorista”, dopo essersi radunati davanti al tribunale. La polizia ha effettuato degli arresti, ha detto Chadema su Twitter. Il numero delle persone arrestate non è stato immediatamente reso noto.