Un team di archeologi dell’Istituto europeo di archeologia subacquea ha scoperto offerte funerarie, tra cui cesti di vimini pieni di frutta, in una tomba nel sito di Thonis-Heracleion, un’antica città, ora sommersa, un tempo il più grande porto mediterraneo dell’Egitto.
Secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Guardian, i cesti, risalenti all’inizio del IV secolo a.C., contenevano ancora semi d’uva e frutti della palma africana. Sotto e intorno al tumulo, i ricercatori hanno trovato altri manufatti (ceramiche greche a figure nere e rosse importate, figurine di terracotta, anfore e specchi e statuette di bronzo) che risalgono tutti allo stesso periodo, che coincide al momento in cui mercanti e soldati greci si stabilirono in città.
L’archeologo Franck Goddio ha affermato che il materiale trovato nel sito suggerisce che le offerte siano state sigillate dopo le cerimonie che si sono svolte lì. “C’è qualcosa di molto strano – ha detto -. Quel sito è stato usato una volta, mai toccato prima, mai toccato dopo, per un motivo che per il momento non riusciamo a capire. È un grande mistero”
Foto di apertura: (Christoph Gerigk / Franck Goddio / Hilti Foundation)