Il tribunale di Algeri ha condannato ieri Said Bouteflika, fratello minore e influente consigliere dell’ex defunto presidente, a due anni di reclusione per aver ostacolato “il corretto svolgimento della giustizia”. Inoltre, il tribunale penale di Dar El Beida (Algeri) ha condannato l’ex ministro della Giustizia, Tayeb Louh, a 6 anni di carcere. Era perseguito per intralcio al corretto svolgimento della giustizia, falso in atti ufficiali e incitamento alla parzialità. L’ex ispettore generale dello stesso ministero, Tayeb Belhachemi, è stato condannato a due anni di carcere. Stessa condanna per l’imprenditore Ali Haddad. Il tribunale ha assolto l’ex segretario generale del Ministero della Giustizia, Laadjine Zouaoui, i giudici, Mokhtar Belahrach, Samoun Sid Ahmed, Khaled Bey, nonché l’avvocato Derfouf Mustapha, la candidata alle parlamentari del 2017 Meriem Benkhalifa.
Diversi altri politici e potenti uomini d’affari sono stati arrestati dopo la caduta del regime di Abdelaziz Bouteflika all’inizio di aprile 2019, sotto la pressione delle proteste di Hirak e dell’esercito. Sono stati posti in detenzione preventiva o condannati, in particolare per atti di corruzione.
Nella maggior parte dei casi, i personaggi influenti dell’ex regime algerino sono condannati per presunti atti di corruzione, appropriazione indebita, abuso d’ufficio o finanziamento occulto della campagna elettorale. Sono decine di ex alti leader politici, capi e dirigenti del clan Bouteflika. Ora sono detenuti nella prigione di El-Harrach ad Algeri.
Uno dei casi più emblematici è quello dei due ex primi ministri, Abdelmalek Sellal e del suo successore Ahmed Ouyahia. Entrambi, che hanno ricoperto la carica di Primo Ministro quattro volte (due volte ciascuno), sono stati condannati a più riprese per varie malversazioni.
Inoltre, sette ex ministri sono dietro le sbarre. Tra questi proprio Tayeb Louh, l’ex ministro della Giustizia, o Abdelghani Zaalane, ex ministro dei Trasporti e manager della campagna di breve durata del candidato Bouteflika per un quinto mandato. Un ottavo, Abdeslam Bouchareb, ex ministro dell’Industria e delle Miniere, è stato condannato a 20 anni di carcere ma è fuggito all’estero.
In carcere, anche due generali: Mohamed Mediène, dit Toufik e Bachir Tartag, oltre a due segretari generali dell’Fln, il capo della polizia nazionale e molti uomini d’affari influenti, come Ali Haddad o Mahieddine Tachkout, uno dei più importanti concessionari di automobili in Algeria.