L’attentato che sabato sera ha ucciso una donna, una cameriera ventenne, e ferito gravemente tre persone a Komamboga, un sobborgo di Kampala, sarebbe stato rivendicato dall’organizzazione dello Stato islamico (Isis). Secondo la Reuters, il gruppo radicale ha fatto sapere ieri su un canale Telegram che alcuni dei suoi membri hanno fatto saltare un ordigno esplosivo in un bar dove “membri e spie del governo crociato ugandese si stavano radunando” a Kampala.
Ieri, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha condannato l’incidente, che, ha detto, sembrava essere un atto terroristico. L’ordigno esplosivo artigianale si trovava in un sacchetto lasciato sotto un tavolo del bar da tre uomini. Fred Enanga, il portavoce della polizia dell’Uganda, ha detto ai giornalisti in una conferenza stampa a Kampala che i dispositivi i utilizzati erano fatti di chiodi e altri pezzi metallici.
Nel luglio del 2010, il gruppo islamista somalo al Shabaab aveva rivendicato attentati con almeno 74 morti a Kampala, dicendo che stava punendo l’Uganda per aver schierato truppe in Somalia.