Diversi sit-in di protesta contro il pass vaccinale anti-covid si sono svolti domenica in alcune città del Marocco. A Casablanca, Rabat, Meknes, Marrakech e Agadir, i partecipanti hanno espresso la loro indignazione per l’entrata in vigore di questa misura, che condiziona l’accesso a vari servizi pubblici e privati, nonché agli spazi professionali, riferisce la stampa locale. Alcuni manifestanti hanno scandito slogan ricordando che la vaccinazione contro il covid-19 è facoltativa.
In questo contesto, l’Associazione marocchina per i diritti umani (Amdh) ha annunciato che sta raccogliendo denunce da parte di persone che affermano di essere penalizzate nell’accesso ai servizi a causa dell’obbligo del certificato di vaccinazione. Si prevede di inviare una petizione al capo del governo. In dichiarazioni a Hespress, Aziz Rhali, presidente dell’Amdh, ha indicato che sarà intentata un’azione in giustizia, in particolare presso la camera amministrativa dell’Alto Consiglio della Magistratura.
La manifestazione prevista a Rabat è iniziata con una forte presenza della polizia, prima che le autorità intervenissero per disperdere i manifestanti. L’Amdh, che ha preso parte al sit-in tramite il suo presidente, ha denunciato l’arresto di due giovani.
L’Unione degli avvocati marocchini ha detto di essere contraria all’obbligatorietà del certificato di vaccinazione. Ha sottolineato in una dichiarazione che lo stato di emergenza non dovrebbe essere un motivo per “fare un passo indietro” rispetto alle conquiste in materia di diritti umani e alle decisioni che violano la Costituzione. L’Ordine degli avvocati del Marocco ritiene che l’imposizione obbligatoria della tessera vaccinale contro il covid-19 sollevi questioni giuridiche “connesse principalmente al fatto di privare i cittadini del beneficio di servizi pubblici vitali, nonché dei loro diritti costituzionali come il diritto alla salute, alla scolarizzazione, oltre ai problemi sull’ammissibilità dello statuto dei responsabili dell’esecuzione di una decisione governativa priva di legittimità”. Gli avvocati firmatari hanno chiesto il ribaltamento di questa “decisione improvvisa, che contraddice il principio della vaccinazione non obbligatoria”.
Con la decisione del 12 ottobre, il governo di Rabat ha annunciato l’obbligo di presentare un certificato agli ingressi dei trasporti interurbani, bar, ristoranti, hammam, campi sportivi e negozi, tra l’altro. Il dibattito sull’obbligo di certificazione vaccinale per accedere a numerosi servizi pubblici in Marocco ha suscitato un dinamico dibattito da alcuni giorni.
Secondo gli ultimi dati delle autorità marocchine, dall’inizio della pandemia sono morte 14.606 persone, mentre 944.076 sono state contagiate.