Mahamat Idriss Deby, presidente del consiglio militare di transizione del Ciad, ha ricevuto ieri Emanuela del Re, rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel, attualmente in visita nel Paese. La situazione della sicurezza nel Sahel, la transizione politica in Ciad e il sostegno dell’Unione europea a questo processo hanno costituito l’ossatura delle discussioni.
Del Re riferisce sulla propria pagina Facebook di conversazioni arricchenti su questioni di reciproco interesse nell’ambito del partenariato Ue-Ciad, sul processo di transizione e sul dialogo inclusivo, su questioni di pace e sicurezza, sul ruolo del G5 Sahel e sulle sfide nella regione del Sahel.
Per il rappresentante dell’Unione europea nel Sahel, Ciad e Unione Europea, devono unire le forze in particolare nella lotta la terrorismo. Per questo le due parti hanno ribadito la volontà di rafforzare la loro cooperazione in questo campo. “L’Unione Europea è al fianco del Ciad e del popolo ciadiano”, ha affermato l’ex viceministra italiana.
Del Re, in visita di lavoro per la prima volta in Ciad, ha incontrato anche Mamman Nuhu, segretario esecutivo della commissione del Bacino del Lago Ciad. La questione del cambiamento climatico e il suo effetto devastante per area del Lago Ciad sono state a centro dell’incontro, ha fatto sapere del Re. La rappresentante Ue ha ribadito che “l’Unione Europea continuerà a sostenere il lavoro della Commissione per la stabilizzazione dell’intera regione, concentrandosi sulla stabilità, la sicurezza e lo sviluppo nella regione del Lago Ciad”
Lunedì, Del Re,aveva incontrato il ministro degli Affari esteri, dell’Integrazione africana e dei Ciadiani all’Estero, Chérif Mahamat Zène. Al centro del colloquio ci sono state la sicurezza nel Sahel, il partenariato tra il G5 Sahel e l’Unione europea, la transizione politica in Ciad e il sostegno dell’Unione europea in questo processo. Nominata lo scorso giugno rappresentante speciale dell’Unione europea per il Sahel, Del Re è la prima donna europea a ricoprire questo incarico.