Un piccolo manipolo manifestanti si è riunito ieri mattina davanti al Teatro comunale di Tunisi per esprimere sostegno alle decisioni annunciate dal presidente Kais Saied. Come precisa la stampa locale, a pochi metri dalla manifestazione pro Saied se ne sta svolgendo un’altra che, al contrario, chiede la partenza di Kais Saied e la lotta contro il regime “putschista”.
Manifestazioni erano state annunciate per ieri, undicesimo anniversario della rivoluzione in Tunisia. Sono infatti trascorsi undici anni dal drammatico gesto con cui il giovane Mohamed Bouazizi diede inconsapevolmente il via alla Rivoluzione dei gelsomini e alla cosiddetta stagione delle Primavere arabe. Era il 17 dicembre del 2010 quando Bouazizi, venditore ambulante di Sidi Bouzid, si diede fuoco in segno di protesta contro gli agenti di polizia che gli avevano confiscato la merce e lo avevano umiliato. Bouazizi morì il successivo 4 gennaio, ma il suo gesto e poi la sua morte innescarono una rivolta che portò il 14 gennaio alla caduta dell’allora presidente Zine El Abidine Ben Ali.
Da parte sua, lunedì, Kais Saied ha annunciato la proroga della sospensione del Parlamento tunisino fino a elezioni legislative tra un anno, un referendum costituzionale il 25 luglio dell’anno prossimo, nonché riconciliazione penale con soggetti coinvolti in reati economici e finanziari.