a cura di Federico Monica
Il 2021 dell’Africa raccontato attraverso una serie di immagini dal satellite. Dieci scatti che permettono di scoprire i luoghi in cui si sono svolti gli avvenimenti più importanti dell’anno o di leggere da un punto di vista privilegiato i cambiamenti su larga scala che stanno trasformando il continente.
1 – L’anno delle rinnovabili
Gli investimenti nelle energie rinnovabili continuano a crescere e nonostante il carbone e i combustibili fossili siano ancora la fonte primaria di energia del continente africano molti paesi come Marocco o Sudafrica hanno iniziato programmi imponenti per la produzione elettrica attraverso impianti fotovoltaici.
A fianco dei produttori tradizionali sono numerosi i paesi medi o piccoli come Malawi, Togo, Tunisia o Seichelles che nel 2021 hanno completato impianti importanti in grado di coprire percentuali considerevoli del proprio fabbisogno energetico. Un passo importante verso un’Africa finalmente carbon-free.
2 – L’Assassinio di Luca Attanasio
La RN2 nei pressi del villaggio di Kibumba, poche decine di chilometri a nord di Goma e a breve distanza dal confine con il Rwanda, in una zona caratterizzata dalla presenza di milizie armate in costante conflitto per il controllo del territorio. Lungo questo tratto di strada il 22 febbraio 2021 si è verificato l’agguato al convoglio del Programma Alimentare Mondiale di cui faceva parte Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo.
Insieme al giovane ambasciatore sono stati uccisi l’autista del convoglio Mustapha Milambo e il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci.
3 – Il blocco del canale di Suez
L’arteria strategica del canale di Suez ostruita dall’enorme mole della Ever Given, una delle più grandi navi cargo al mondo. Il 23 marzo 2021 l’imbarcazione proveniente dalla Cina e diretta a Rotterdam si incaglia durante l’attraversamento del canale di Suez, intraversandosi e impedendo completamente il passaggio in entrambe le direzioni.
Le operazioni per disincagliare e rimuovere la nave, che hanno occupato dieci rimorchiatori, sono durate una settimana, causando un ingorgo di centinaia di navi e ripercussioni sull’approvvigionamento di merci i cui effetti hanno interessato l’intero pianeta per diversi mesi.
4 – Il balzo della grande muraglia verde
Una striscia verde che corre per 8000 chilometri fra le sabbie del Sahara, dal Senegal a Gibuti, è il visionario progetto della Great Green Wall, la grande muraglia verde ideata con l’obiettivo di contrastare la desertificazione. Un progetto elaborato nel 2005 che interessa 12 paesi e che nonostante i ritardi pesantissimi rispetto ai tempi programmati ha già contribuito a riqualificare 36.000 kmq di suolo desertificato e creato decine di migliaia di posti di lavoro.
Il 2021 ha segnato il rinnovo dell’interesse verso la muraglia verde: all’One Planet summit di Parigi a gennaio infatti diversi organismi internazionali e paesi donatori si sono impegnati a raggiungere la cifra di 11,8 miliardi di euro da investire nel progetto nei prossimi cinque anni.
5 – La morte di Idriss Deby
Il villaggio di Mele, sperduto fra le sabbie del Sahara nella regione Ciadiana di Kanem, nel nord del paese.
Secondo le notizie ufficiali dell’esercito Maliano è proprio qui che il 20 aprile 2021 durante uno scontro a fuoco fra reparti scelti di militari Ciadiani e le milizie ribelli del FACT è stato ucciso il presidente Idriss Deby in visita alle truppe impiegate al fronte.
Salito al potere nel 1990 in seguito a un colpo di stato Deby era uno dei più longevi e controversi presidenti africani ed era stato rieletto per un settimo mandato pochi giorni prima della sua uccisione.
6 – Il vulcano Niyragongo minaccia Goma
Un tappeto nero divora le case e il verde della vegetazione alla periferia nord di Goma, nella martoriata regione del nord Kivu, RD Congo.
Dopo alcuni anni di relativa tranquillità il 2021 segna il risveglio del vulcano Niyragongo che sovrasta la città ed è considerato uno dei più attivi e pericolosi al mondo. L’eruzione ha inizio il 22 maggio e una colata di lava si dirige pericolosamente verso sud, in direzione di Goma, già colpita nel 2002 da un evento simile. Sono oltre 400.000 le persone evacuate che si rifugiano nelle città limitrofe o superano la frontiera Rwandese; alla fine dell’emergenza si contano circa trenta vittime e oltre 23.000 persone rimaste senza casa.
7 – L’infinita sete del Madagascar
Nel sud est del Madagascar la siccità inaridisce i campi un tempo coltivati mentre i pascoli dell’altopiano diventano dune sabbiose in preda all’erosione e le famiglie sono costrette a vendere il bestiame per potersi sfamare o migrare altrove.
Nel 2021 la situazione si è ulteriormente aggravata e si calcola siano oltre un milione le persone a rischio di perdere la vita per la carestia determinata da anni di siccità e scarse precipitazioni; ad ottobre il Programma Alimentare Mondiale ha dichiarato che quella che ha colpito l’isola rossa è la prima carestia determinata dai cambiamenti climatici in atto.
8- La Sierra Leone abolisce la pena di morte
Il 24 luglio è una data storica per la Sierra Leone: con il voto unanime del parlamento il piccolo paese dell’Africa occidentale abolisce la pena di morte diventando il ventitreesimo stato del continente libero dalla pena capitale.
Le ultime esecuzioni erano state comminate nel 1998, in piena guerra civile, ma erano oltre 90 i detenuti rinchiusi nel braccio della morte del carcere di Pademba road a Freetown e la cui pena è ora stata commutata in ergastolo.
9- Processo per l’assassinio di Thomas Sankara
Il cimitero di Dagnoen, alla periferia est di Ouagadougu, è il luogo in cui la notte del 15 ottobre 1987 furono sepolti in segreto il capitano Thomas Sankara e gli uomini della sua scorta uccisi durante il colpo di stato orchestrato da Blaise Compaorè.
L’11 ottobre 2021 è iniziato in Burkina Faso lo storico processo per far luce, a 34 anni di distanza, sugli avvenimenti del golpe e sull’assassinio del presidente rivoluzionario; sono 14 gli imputati alla sbarra, tra cui lo stesso Compaorè, attualmente in esilio in Costa d’Avorio.
10 – La guerra in Tigray
La pista dell’aeroporto di Axum devastata da profondi solchi per impedire l’atterraggio di rinforzi per le truppe governative di Addis Abeba.
Il conflitto iniziato a fine 2020 fra il governo centrale del Nobel per la pace Abiy Ahmed e le milizie del TPLF, il fronte di liberazione del Tigray principale attore della politica etiope negli ultimi decenni, non accenna a spegnersi. Il 2021 è stato caratterizzato da una serie di capovolgimenti di fronte, con la riconquista dei Tigrini di gran parte della propria regione e l’avanzata verso Addis Abeba, recentemente ribaltata da una controffensiva delle truppe governative.
Il 2021 dell’Africa raccontato attraverso una serie di immagini dal satellite. Dieci scatti che permettono di scoprire i luoghi in cui si sono svolti gli avvenimenti più importanti dell’anno o di leggere da un punto di vista privilegiato i cambiamenti su larga scala che stanno trasformando il continente.