La missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (Monusco) rafforzerà la sua presenza nell’est del paese, spostando uomini e mezzi da altre aree per coprire le regioni più calde. Lo ha detto Radio Okapi, la radio della Missione Onu in Congo citando la capa della missione, Bintou Keita, la quale ha affermato che questo rafforzamento è il risultato del rinnovo del mandato, approvato all’inizio di dicembre dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Il nuovo mandato della Monusco, in vigore dal 20 dicembre per un altro anno, prevede che essa ritiri il suo personale dalla provincia del Tanganica (sud-est) e consolidi le sue forze in particolare nelle province del Nord Kivu, Sud Kivu e Ituri, da tempo al centro di nuove fiammate di violenza.
Il Nord Kivu e l’Ituri sono tornate da mesi teatro di violenze commesse da gruppi armati, in particolare i ribelli ugandesi delle Allied Democratic Forces (ADF). Dal 30 novembre, l’esercito ugandese, in collaborazione con la sua controparte congolese, sta effettuando attacchi aerei e fuoco di artiglieria contro diverse posizioni ribelli Adf.