“Elefanti”, “Fennecs”, “Stallions” o anche “Coccodrilli”, “Atlas Lions”, “Teranga” o anche “indomitable”. In Africa i soprannomi delle nazionali di calcio sono molto più fantasiosi e spesso legati alla storia del paese o ad animali simboli dei paesi di appartenenza, che in Europa o in Sud America, dove ci si limita a citare il colore della maglia o della bandiera. Domani a Yaoundé il fischio di inizio della Coppa d’Africa 2022, dove 24 squadre si contenderanno il titolo di campione continentale. Ma a incuriosire sono i soprannomi delle compagini in campo. Vediamoli girone per girone.
di Angelo Ferrari
Gruppo A
Burkina Faso: gli stalloni. Il soprannome deriva dallo stemma del paese, che comprende la bandiera nazionale sorretta da due lance e due cavalli, raffigurazione dei guerrieri Mossi, l’etnia maggioritaria del paese. La sua leggenda narra della principessa Yennenga e del suo stallone, che fondarono il regno attraverso la loro unione.
Camerun: i Leoni indomabili giocheranno in casa. Il soprannome è uno dei più conosciuti al mondo, soprattutto grazie a Roger Milla, che per la prima volta ha portato una squadra africana ai quarti di finale di un Mondiale nel 1990, o a Samuel Eto’o, la superstar divenuta presidente della federazione.
Etiopia: i Walya. Il soprannome etiope deriva dallo stambecco abissino, una specie di antilope che si trova nell’Africa subsahariana.
Capo Verde: Tubarões azuis, o gli squali blu. Un soprannome per spaventare gli avversari e “blu” deriva dal colore della maglia. Un altro soprannome: i Crioulos (i creoli).
Gruppo B
Senegal: i Leoni di Teranga. Teranga significa “ospitalità” nella lingua wolof. In Africa ci sono molte squadre soprannominate “i Leoni”. Inoltre, per distinguere i senegalesi dai loro “indomiti” avversari del Camerun o dai Leoni dell’Atlante (Marocco), è consuetudine, fuori dal paese di Teranga, completare il loro soprannome.
Zimbabwe: i guerrieri. Molte nazioni africane hanno un soprannome di animale. Non lo Zimbabwe, che ha scelto “i Guerrieri”.
Guinea: la nazionale Syli. “Syli” significa “elefante” nella lingua dei Soussous, uno dei tre gruppi etnici maggioritari del paese.
Malawi: le Fiamme. Un’altra selezione che non ha un soprannome di animale. “Flames” è semplicemente la traduzione di “Malawi” dal Chichewa, la lingua ufficiale del paese insieme all’inglese.
Gruppo C
Marocco: i Leoni dell’Atlante. Il soprannome del Marocco, terza squadra che usa questa appellativo, deriva dalle specie di leoni ora estinta in natura, che un tempo vivevano in Nord Africa.
Ghana: le stelle nere. Il soprannome fa riferimento alla loro bandiera, che rappresenta una grande stella nera in mezzo a bande colorate.
Comore: i Celacanti. Per la prima volta le Comore, cenerentola della Can, faranno scoprire il loro soprannome all’Africa e al mondo. I celacanti sono pesci molto rari che si trovano principalmente nell’arcipelago.
Gabon: le pantere. Fino al 2000 i gabonesi erano soprannominati “Azingo” in riferimento ad un lago del paese. Tuttavia – Azingo significa “sfortuna” – hanno preferito optare per le pantere, uno degli animali più pericolosi delle foreste.
Gruppo D
Sudan: i coccodrilli del Nilo. Soprannome tratto dall’animale, sacro nel nord del paese, che popola il Grande fiume.
Guinea-Bissau: “i Licaoni” (“Os Djurtus”), cani che vivono esclusivamente nell’Africa subsahariana, soprattutto in Guinea-Bissau dove sono in pericolo di estinzione.
Nigeria: le Super Aquile. Campioni olimpici nel 1996 e tre volte vincitori del CAN, gli “Eagles” della Nigeria sono decisamente “super”.
Egitto: i Faraoni. Gli egiziani regnano sul calcio africano con sette titoli di cui tre consecutivi nel 2006, 2008 e 2010. Cosa potrebbe esserci di più logico che adottare il nome dei re dell’antico Egitto?
Gruppo E
Algeria: i Fennec. Piccola volpe delle sabbie del Sahara, specie protetta, il fennec è il totem della selezione algerina. I giocatori sono anche soprannominati “i Guerrieri del deserto” o più prosaicamente i “Verdi”.
Sierra Leone: le Stelle del Leone. Il leone si trova anche sullo stemma del paese.
Costa d’Avorio: gli elefanti. Un soprannome logico, l’elefante è parte integrante dell’identità del paese fino, l’elefante compare nello stemma del paese.
Guinea Equatoriale: Nzalang Nacional, “flash nazionale” in lingua Fang.
Gruppo F
Mauritania: i Mourabitoune. La squadra nazionale ha adottato il nome di un’antica dinastia originaria della Mauritania.
Gambia: Scorpioni. Il secondo nuovo arrivato nella CAN spera di fare colpo con il suo soprannome, che deriva da un animaletto dal morso letale.
Tunisia: le aquile di Cartagine. L’aquila era l’emblema di Cartagine, capitale del Nord Africa sotto l’Impero Romano, distrutta al tempo di Annibale. Una città che è la culla della Tunisia.
Mali: le aquile. Il soprannome di “Aquile” nasce negli anni Settanta quando l’equipe maliana era allenata dal tecnico tedesco Karl-Heinz Weigang, che forniva loro anche l’equipaggiamento tecnico, e sfoggiavano sulle loro maglie un’enorme aquila tedesca. Da qui il soprannome.
Foto di apertura: I Leoni Indomabili del Camerun, squadra ospite della Coppa d’Africa, tra le favorite per la vittoria finale