L’Unione africana (Ua) sta mobilitando il continente e i suoi partner per sostenere il Mali e superare questa crisi politica ed economica e stabilire “uno Stato forte, nell’interesse del popolo maliano, della regione e dell’intero continente”. Lo ha detto ieri alla stampa internazionale e maliana Moussa Faki Mahamat, presidente la Commissione dell’Ua, ricevuto in udienza dal colonnello maliano Assimi Goita, presidente della Transizione maliana, e dal primo ministro Choguel Maiga.
Mahamat, arrivato martedì mattina a Bamako da Accra e ripartito per Dakar in serata, ha detto che la missione Ua in Mali “mira all’ascolto, all’informazione e allo scambio con le autorità sul processo di Transizione”, specificando che “la cosa più importante è vedere come dobbiamo sostenere la transizione in Mali, discutere un approccio consensuale che possa preservare gli interessi fondamentali di questo grande Paese africano”. Il tutto “nel rispetto dei testi che regolano la transizione”. Mahamat ha sottolineato la disponibilità dell’Ua a sostenere il Mali di concerto con l’Ecowas.
“Non possiamo parlare dell’Africa senza il Mali”, ha detto Mahamat che, se pur con un po’ di ritardo, sta compiendo grandi sforzi di mediazione per far rientrare la crisi in Mali e stabilizzare l’area del Sahel.
Il primo ministro maliano Choguel Kokalla Maiga ha detto che “il nostro popolo conta sull’Unione africana per uscire da questa crisi. Siamo convinti che con voi, con quelli dell’Ecowas, troveremo la strada dell’accordo”. Maïga ha spiegato che l’estensione della Transizione è stata decisa dai maliani durante la Conferenza nazionale di rifondazione per consentire al governo di completare i progetti prioritari.
“Chiediamo alla comunità internazionale di rispettare la sovranità del nostro Paese e di rispettare gli interessi superiori del Paese” ha detto Maiga.