Awatef di fronte alla carcassa di una piccola imbarcazione, simile a quella in cui s’imbarcò suo figlio disperso nelle acque del Mediterraneo – Foto di Stefano Stranges
A Lampedusa arrivano in lacrime, le foto dei figli sullo schermo del cellulare, i loro volti stampati sulle magliette: sono donne della Tunisia devastate dal dolore, alla disperata ricerca dei loro ragazzi dispersi nel Mediterraneo. Cercano la verità, brandelli di corpi, una salma su cui piangere
L’intero servizio sul numero di gennaio-febbraio della Rivista Africa