Dal 29 aprile al 28 maggio 2022 a Bologna presso la Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio avrà luogo la mostra ‘Schiavitù e tratta: vite spezzate tra Africa e Americhe. Una ricostruzione storica’, organizzata dal Settore Biblioteche del Comune di Bologna e dalla Biblioteca Cabral. Con la partecipazione della Maison des Esclaves di Gorée, Senegal.
Una mostra di approfondimento storico sulla tratta atlantica degli schiavi verso il Nuovo Mondo tra i secoli XVI e XIX. Un percorso espositivo dedicato al viaggio degli schiavi dall’interno dell’Africa alle Americhe per il lavoro nelle piantagioni, alle motivazioni economiche che hanno dato vita a questo gigantesco commercio di esseri umani e al legame tra razza e schiavitù.
Quella dello schiavismo è stata una vicenda tra le più importanti e tragiche della storia: milioni di prigionieri africani, uomini, donne e bambini, razziati e costretti a raggiungere le coste dell’Africa, stivati nelle navi in condizioni al limite della sopravvivenza, sbarcati in un continente sconosciuto e forzati con violenza al lavoro.
Per secoli la tratta degli schiavi è stata alla base dei rapporti fra Europa e Africa e questo sistema è stato determinante per lo sviluppo delle ideologie razziali e del mondo così come noi lo conosciamo.
Verrà data voce ai protagonisti di questa vicenda storica: le schiave, gli schiavi, i mercanti di esseri umani, i capitani delle navi schiaviste, gli abolizionisti, attraverso le loro autobiografie e testimonianze.
Sarà analizzato infine il modo in cui i libri di testo delle scuole italiane hanno affrontato in passato e affrontano il tema dello schiavismo e della tratta.
Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6, Bologna
INGRESSO GRATUITO
Orari al pubblico Martedì, mercoledì, giovedì, sabato 12.00-18.30. Venerdì 14.00-18.30
Inaugurazione
28 aprile 2022, ore 17.30 alla presenza del Sindaco di Bologna Matteo Lepore. A seguire, presso la Sala Anziani di Palazzo d’Accursio, l’incontro “La memoria della tratta nella valorizzazione turistica dell’isola di Gorée” con Alioune Dème (Università di Dakar) e Elisa Magnani (Università di Bologna)