L’attacco di venerdì sera, 22 aprile, al ristorante Lido Beach di Mogadiscio rappresenta una nuova strategia bellica del gruppo islamista somalo al-Shabaab, una nuova strategia politica che comincia a prendere corpo dopo la conclusione del processo elettorale per la formazione del Parlamento e le nomine dei rappresentanti politici. Una strategia che punta al cuore delle istituzioni che la Somalia sta cercando di ricostruire.
L’attacco infatti, secondo le ricostruzioni, era diretto al capo delle forze di polizia somale, Abdi Hassan Mohamed Hijaar, che era accompagnato da 11 membri del parlamento somalo al momento dell’attacco. Al-Shabaab ha condotto l’attentato in modo più o meno classico, con un attentatore suicida che si è fatto saltare nell’affollato ristorante e l’assalto con armi da fuoco che ha seguito l’esplosione del kamikaze. Una tecnica consolidata.
Hijaar, insieme ai funzionari somali, stava interrompendo il digiuno del Ramadan al momento dell’attacco. Sono rimasti tutti illesi ma sei persone, tutti civili, sono rimaste uccise nell’attacco. Secondo i funzionari locali almeno altre sette persone sono rimaste ferite. Il gruppo al-Shabaab si è affrettato a rivendicare l’attentato suicida tramite la sua agenzia di stampa Shahada e le stazioni radio locali, spiegando che mirava specificamente al “raggruppamento di funzionari governativi” che erano nel ristorante. Secondo Long War Journal l’esplosione è il dodicesimo tentativo di attentato suicida del gruppo del 2022, con la stragrande maggioranza di questi si è verificata all’interno di Mogadiscio.
Secondo diversi analisti, la nuova strategia di al-Shabaab punterebbe ai rappresentanti politici e alle istituzioni per mostrare alla popolazione somala come il governo di Mogadiscio continui a non essere in grado di garantire la solidità dello Stato e la sicurezza nemmeno ai suoi rappresentanti.