di Annamaria Gallone
Domani, al Cinema Arlecchino di Milano alle ore 21.15, in occasione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, verrà proiettato “Soula” del regista algerino Salah Issaad. Un film toccante, un viaggio all’inferno della vita vera di Soula Bahri, cacciata di casa dal padre in nome dell’onore perché ragazza madre.
Il regista racconta di aver scoperto anni fa una ragazzina che dormiva in un’auto, senza una casa, con un neonato stretto al petto. Non è riuscito a dimenticarla e quando ha finito il suo corso di regia, è andata a cercarla e le ha proposto di diventare la protagonista del suo primo film.
Salah Issaad, regista algerino, ha quindi autoprodotto a scritto a quattro mani la sceneggiatura con l’attrice protagonista, anch’essa esordiente e ispirato alla sua vita. È nato così SOULA: 14 terribili ore di viaggio all’inferno della vita vera di Soula Bahri, cacciata di casa dal padre in nome dell’onore perché ragazza madre.
Nel tentativo di trovare un tetto dove rifugiarsi con la sua bambina, viene trascinata in una spirale di violenza, una nottata folle di abusi, droga e umiliazioni. Incontri sfortunati in un viaggio mozzafiato da Batna ad Annaba. Eccessi giovanili nell’Algeria reazionaria, dove anche i ragazzi più giovani non si sottraggono al giudizio benpensante.
Le traversie di Soula, vittima predestinata, si susseguono senza fine in un crescendo terribile. I colori sovra saturati, con la prevalenza del rosso, contribuiscono ad evidenziare le tinte marcate del dramma.
Tutto o quasi girato in auto si regge su dialoghi molto “veri”, ottime performance degli attori e una tensione costante. Una antieroina araba mai comparsa prima sugli schermi, coraggiosa nel raccontare il suo dramma perché comune a tante ragazze, con lo scopo di risvegliare le coscienze torpide e retrive. Un film unico, sorprendente. Non perdetevi questa prima europea.
I film del Festival sono disponibili anche in streaming su Mymovies. Per tutte le info e abbonamenti visitate il sito del Festival.