Hanno ottenuto una condanna a un anno di reclusione con la condizionale, una multa da 100.000 franchi Cfa (152 euro) e dieci milioni di Fcfa a titolo di risarcimento per i danni perpetrati, i sei leader della piattaforma Wakit Tamma, che raggruppa partiti e organizzazioni della società civile in Ciad. I sei erano stati arrestati dopo la manifestazione del 14 maggio degenerata in una protesta anti francese nella quale erano stati commessi saccheggi e atti vandalici.
Gli imputati sono potuti tornare a N’Djamena da Mossoro, dov’era stato delocalizzata la prima udienza, ieri, per ragioni di sicurezza. I loro avvocati non erano presenti in segno di protesta, ma hanno già annunciato che faranno appello della condanna. Hanno denunciato la mancanza di coraggio dell’Alta Corte di Mossoro per “non aver pronunciato la nullità del procedimento”. I capi d’accusa erano “raduno destinato a turbare l’ordine pubblico, danni alla proprietà e aggressione fisica”, e il procuratore aveva chiesto ieri due anni di carcere e risarcimenti molto più elevati.
Abderaman Koulamallah, ministro delle Comunicazioni del Ciad, si è detto soddisfatto del sistema giudiziario in Ciad: “È un verdetto che prova l’indipendenza della nostra giustizia che ha cercato di essere equilibrata in questa faccenda. È positivo che queste persone abbiano riconquistato la loro libertà, ma se vediamo la gravità dei fatti, possiamo dire che si tratta di un verdetto relativamente leggero. Ma rispettiamo la decisione del tribunale”, ha detto, secondo Rfi.
Saleh Kebzabo, ex storico leader dell’opposizione che collabora oggi con il governo di transizione, ha ritenuto che lo Stato ha fatto il suo dovere con questo processo definito necessario ed essenzialmente politico.
I sei ex detenuti sono Gounoung Vaima Ganfare, segretario generale dell’Unione dei sindacati del Ciad (Ust); Koude Mbainaissem, avvocato del foro del Ciad; Hissene Massar Hissene, presidente del Raduno dei leader della Società Civile; Allamine Adoudou, ex ambasciatore in Egitto; Youssouf Korom, segretario generale del Sindacato dei fornitori ciadiani; Max Loalngar, avvocato, portavoce di Wakit Tamma ed ex presidente della Lega ciadiana per i diritti umani.
L’Unione dei sindacati del Ciad (Ust) ha sospeso oggi lo sciopero generale che per protestare contro la detenzione dei sei leader della piattaforma d’opposizione Wakit Tamma. L’Ust ha tenuto oggi un’assemblea durante la quale è stato deciso di sospendere la protesta, visto che i sei attivisti sono tornati a piede libero.