AfrotroniX, il deejay e musicista ciadiano di fama internazionale, si trova in questo momento a N’Djamena, la capitale del Ciad, per esibirsi in un concerto il 18 giugno, alla vigilia della Festa della musica. Nel corso di una conferenza stampa all’Istituto francese di N’Djamena, Caleb Rimtobaye– il vero nome dell’artista – ha detto di voler ritrovare il contatto con il pubblico dopo un periodo difficile dovuto alla malattia e alla morte del padre. L’anno scorso si era già esibito due volte nello stesso periodo a N’Djamena, affermando che la sua presenza in Ciad non era casuale, ma che capitava in un momento particolare per discutere con i suoi fratelli del futuro culturale del Ciad, invitandoli a prendere in mano la situazione. Invitò i giovani a promuovere la bellezza, l’unità, la cultura e la musica del Ciad.
AfrotroniX è stato eletto miglior Dj africano agli All Africa Music Awards (Afrima) ad Accra nel 2018. Nato nel sud del Ciad, è emigrato in Canada nel 2001 dopo aver vinto un concorso. AfrotroniX è considerato un personaggio fuori norma che sta scuotendo l’immagine del continente africano, diffondendo il concetto di afrofuturismo, alla ricerca di un futuro basato sulle radici ancestrali africane.
“Attraverso la mia musica, un universo che ho creato, nel quale troviamo la moda, la filosofia, la musica elettronica 2.0” spiegava Caleb in un’intervista su France24 al compianto giornalista Amobe Mevegue, morto improvvisamente lo scorso anno.
Gli spettacoli di AfrotroniX, descriveva qualche tempo fa una giornalista di Le Monde, sono “un incredibile crocevia di musica e danza afro-urbane, dove esplodono le arti digitali. Cantando in francese, inglese, arabo baggara, sara, goran, tra mix di afrobeat e melodie tradizionali, il ciadiano di Montreal svela la sua visione di un’Africa 2.0”. Un’Africa disinibita, “liberata dall’impronta coloniale”, che ripercorre le sue radici “prima degli invasori”, senza rimanervi bloccata, per inventare l’uomo nero del futuro, africano o meno.
Caleb Rimtobaye, 36 anni, si esibisce sui palchi del mondo intero, da New York a Ottawa, da Mexico a Parigi, da Sao Paulo a Rabat, Dodoma e Praia.