La Repubblica democratica del Congo (Rdc) ha riaperto ieri i suoi confini con Ruanda e Burundi, allentando così la chiusura parziale temporanea ordinata all’inizio di giugno per via delle crescenti tensioni diplomatiche e della sicurezza.
La Rdc aveva chiuso i suoi confini con i suoi vicini orientali più piccoli lo scorso 17 giugno dopo che un soldato congolese era stato ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia ruandese in uno scontro al confine, vicino alla città congolese di Goma.
L’incidente ha coinciso con l’intensificarsi delle tensioni diplomatiche: la Repubblica democratica del Congo accusa il Ruanda di sostenere i ribelli dell’M23, cosa che Kigali nega. Il vice primo ministro congolese Daniel Aselo ha detto ai media locali che la decisione di riaprire i confini è stata presa venerdì durante una riunione di gabinetto ma è stata resa effettiva solo ieri.
Le frontiere rimarranno aperte solo per sette ore al giorno, invece delle precedenti 14 ore.