Le autorità tedesche hanno restituito alla Nigeria le prime due delle oltre 1.100 sculture dal valore artistico e storico inestimabile, conosciute come i bronzi del Benin, che furono saccheggiate dai coloni europei in Africa occidentale nel diciannovesimo secolo, un bottino ancora oggi nei musei di Europa e Stati Uniti: quando i soldati britannici invasero il regno del Benin, nell’attuale Nigeria sudoccidentale, nel 1897 saccheggiarono circa 5.000 manufatti, intricate sculture e targhe risalenti al dodicesimo secolo.
“Questa è una storia di colonialismo europeo. Non dobbiamo dimenticare che la Germania ha svolto un ruolo attivo in questo capitolo della storia” ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, durante una cerimonia, a Berlino, in occasione del trasferimento.
I primi due bronzi, uno raffigurante la testa di un re, l’altro raffigurante un re e i suoi quattro servitori, sono stati consegnati al ministro degli Esteri nigeriano, Zubairu Dada, e dal ministro della Cultura, Lai Mohammed, presenti alla cerimonia.
La Germania aiuterà inoltre a finanziare un museo da costruire a Benin City in cui saranno ospitati i bronzi rimpatriati.