Il primo ministro del Mali Choguel Maiga è sempre più contestato dalla popolazione e dai partiti politici di opposizione e la sua posizione politica è sempre più debole, nel Paese guidato dalla giunta militare da circa un anno.
Nel fine settimana, riporta Rfi, decine di partiti politici e organizzazioni della società civile hanno emesso una nota congiunta chiedendone le dimissioni e sabato uno di questi partiti, Adema (uno dei tre principali partiti del Mali) ha emesso un’ulteriore dichiarazione, in cui si legge che “Maiga non è più credibile” e che non è più l’interlocutore ideale per la prosecuzione del processo per “un Paese unito e per la pace sociale”.
Secondo Adama ogni dichiarazione di Maiga “allontana e divide” la società civile del Mali.
La posizione di Maiga è oggi più debole che mai: anche all’interno del Consiglio nazionale di transizione, il Parlamento che dovrebbe traghettare il Paese fuori dalla transizione militare nei prossimi due anni, deve affrontare diverse critiche e pesanti avversari politici.