L’esercito etiope ha dichiarato di aver ucciso oltre 800 combattenti del gruppo jihadista somalo Shebab, tra cui 24 leader, in operazioni condotte negli ultimi giorni al confine sud-orientale dopo che i jihadisti sono entrati in Etiopia. Lo ha dichiarato il generale Tesfaye Ayalew, capo del dispiegamento delle Forze di difesa nazionali etiopi nella regione dei Somali.
Il generale ha spiegato che gli Shebab hanno cercato di infiltrarsi in infiltrarsi in Etiopia attraverso il confine orientale del paese, ma sono stati “respinti dagli sforzi congiunti delle forze di sicurezza”. Da parte sua, il presidente della regione dei Somali, Mustafa Omar, ha riferito anche di altri 100 jihadisti catturati, sottolineando che l’avventura del gruppo in Etiopia si è conclusa con “una disfatta dei terroristi”. Altri funzionari della sicurezza della regione hanno riferito a Voice of America di pesanti perdite anche da parte etiope e di diversi ostaggi in mano agli Shehab.
Alla fine di luglio centinaia Shebab hanno attraversato il confine tra Somalia ed Etiopia, riuscendo a penetrare fino a oltre 150 chilometri in territorio etiopico prima di essere fermati. Secondo un funzionario Usa citato da Voice of America, l’azione degli Shehab per espandere le proprie attività in Etiopia sarebbe stata “largamente contenuta”. Il presidente Omer ha annunciato che le autorità etiopi stanno pianificando la creazione di una “zona cuscinetto di sicurezza” per rispondere agli attacchi.