Il presidente angolano João Lourenço (anche soprannominato JLo), candidato del Mpla a un secondo mandato consecutivo, è tornato ieri a parlare della corruzione come punto centrale del suo comizio a Benguela, la sua città di origine a sud di Luanda.
Presentando le linee guida del programma di governo e le sue realizzazioni nell’attuale legislatura, il leader del Mpla – partito al potere da 47 anni – ha insistito sul coraggio di aver combattuto la corruzione, una pratica in realtà ancorata nel suo stesso partito per decenni, e che ha portato al saccheggio di risorse di un Paese potenzialmente ricchissimo, l’Angola, ma dove metà della popolazione vive nella povertà. “Siamo usciti molto più forti perché abbiamo avuto il coraggio di prendere le misure necessarie, dire ‘basta, ce l’abbiamo fatta”, ha detto.
La battaglia di Jlo ha colpito tra l’altro l’ex famiglia presidenziale, quella dei Dos Santos, e la sua cerchia, causando alcune divisioni all’interno della storica formazione politica. Alla popolazione e ai simpatizzanti venuti in massa, Lourenço ha promesso progetti di riqualificazione infrastrutturale a Benguela, Lobito, Catumbela e Baia Forta. Ha parlato di progetti di miglioramento di accesso all’energia e all’acqua.
L’economia angolana sta uscendo dalla recessione, ma il tasso d’inflazione è alle stelle (25 per cento) e il tasso di disoccupazione ha raggiunto un record del 30 per cento. All’indomani della sua elezione nel 2017, Lourenço aveva promesso di creare 500.000 posti di lavoro, e se la crisi del Covid ha avuto ripercussioni gravissime, i limiti alla vera emergenza e alla diversificazione dal petrolio sono ancora numerosi .
Il presidente in piena campagna elettorale ha anche tirato fuori il cavallo di battaglia della pace, ricordando che il Paese ha chiuso con la guerra civile 20 anni fa.
Secondo il NovoJornal, JLo ha anche fatto un discorso particolarmente violento nei confronti del suo principale avversario, il leader dell’Unita, Adalberto Costa Junior, accusato di perseguire interessi personali con appoggi dall’estero. “Non è patriota, non difende gli interessi dell’Angola, né degli angolani, ma sta seguendo un’agenda dettata da fuori”, ha affermato il capo dello Stato.
Sette partiti e una coalizione sono candidati alle elezioni generali del 24 agosto. Jlo e l’Mpla hanno il numero otto (8). Le altre formazioni sono Unuta, Prs, Fnla, Apn, Ph, P-Njango e Casa-Ce.
Foto di apertura: il presidente João Lourenço durante il suo comizio a Benguela (fonte: Twitter)