di Claudia Volonterio
La danza, in tutte le culture, è portatrice di storie e i significati che racchiudono la tradizione di un popolo. Preservare queste storie e significati è la missione intrapresa dagli istituti di cultura delle Seychelles, che attualmente si stanno battendo per approfondire e recuperare la ricchezza di una forma di danza che sta lentamente scomparendo, la tinge.
Poco si sa di questa danza che fa parte del patrimonio culturale immateriale della nazione insulare. Eseguita tradizionalmente dagli uomini, si ritiene abbia le stesse radici africane della moringa dell’isola di Reunion e della capoeira del Brasile e si caratterizzi per un misto di combattimento e danza.
La tinge coinvolge due persone che ballano l’una di fronte all’altra e cercano di vedere chi supererà l’altro calpestando il piede dell’altra persona. Questo viene fatto mentre gli altri partecipanti applaudono e cantano.
Per salvare la tinge dall’oblio, le Seychelles stanno attualmente conducendo alcune ricerche, condotte principalmente attraverso interviste alle generazioni più anziane di Silhouette Island, per recuperare quante più informazioni possibili sulle caratteristiche di questa danza. La nazione insulare è favorevole, una volta raggiunta una conoscenza esaustiva, a fornire lezioni alle nuove generazioni per poter, in seguito, organizzare gare ufficiali.
A evidenziare la messa in atto un vero e proprio processo di salvaguardia culturale, c’è il recente tentativo delle Seychelles i coinvolgere anche l’Unesco, chiedendo all’istituzione di prendere in considerazione di inserire la tinge nella lista del patrimonio immateriale. Il tentativo di recuperare le radici di questa danza tradizionale, si legge sulla principale agenzia stampa del Paese, fa parte di un progetto più ampio che coinvolge anche Reunion, Mozambico, Madagascar, Mayotte e Comore, per preservare l’arte del combattimento tradizionale. Il progetto biennale, la cui conclusione è prevista per dicembre 2023, è cofinanziato dall’Unione Europea.
Finora, le Seychelles sono state in grado di identificare una sola persona, Gaetan Landry, che è ancora in grado di insegnarla. Landry, originario di Silhouette, la quarta isola più popolata delle Seychelles, è attualmente la principale fonte di informazioni, un maestro di questa forma di danza. “Sono felice che alla Tinge sia stata finalmente data l’attenzione che merita e che ci siano tentativi per mantenerla in vita”, ha sottolineato Landry. Questa danza tradizionale è un misto di mosse giocose e di combattimento, caratterizzata principalmente dal battito delle mani e dall’assenza di strumenti musicali. Landry ha spiegato che sebbene sia cantata in creolo, una delle tre lingue nazionali dell’arcipelago, la tinge era solitamente cantata in una lingua indecifrabile.
Al momento i tentativi di Landry di insegnare alle persone alle Seychelles a ballare la tinge si sono rivelati infruttuosi, a causa della mancanza di interesse della popolazione. “Devo ancora incontrare persone alle Seychelles interessate a imparare e insegnare questa danza ad altri”.
Credit foto di apertura: Joena Bonnelame, Seychelles News Agency