Un portavoce del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) ha smentito la notizia che le milizie tigrine abbiano catturato una città nella vicina regione di Amhara. La scorsa settimana sono scoppiati nuovi scontri tra i miliziani del Tplf e i militari dell’esercito federale etiope dopo una tregua di cinque mesi.
Domenica notte, alcuni media internazionali hanno riferito che il Tplf era entrato nella città di Weldiya, nella regione di Amhara. La notizia si è diffusa anche sui social. Tuttavia, lunedì, un rappresentante del Tplf ha dichiarato ufficialmente che queste affermazioni erano false, affermando che le forze tigrine non sono “ancora” entrate nella città. Finora, i combattimenti si sono concentrati soprattutto intorno alla città di Kobo, più a nord. Weldiya si trova a poco più di 300 chilometri da Addis Abeba ed è un punto strategico sulla strada che porta da Macallè, capitale tirgina, ad Addis Abeba.
Qualsiasi movimento del Tplf più a sud potrebbe far suonare campanelli d’allarme per il governo federale. L’anno scorso, il Tplf è arrivato a 200 chilometri da Addis Abeba scatenando una controffensiva delle forze etiopi. Sia il governo etiope sia il Tplf si sono incolpati a vicenda per aver innescato gli scontri la scorsa settimana che hanno posto fine al cessate-il-fuoco. Venerdì, è stato riferito che un attacco aereo dell’aviazione etiope ha colpito un asilo nido nel Tigray, uccidendo almeno sette persone. Il governo ha accusato il Tplf di aver usato l’incidente a scopi propagandistici mettere in rete le immagini delle vittime