L’uomo d’affari ed oligarca russo Evgenij Viktorovič Prigožin, soprannominato “il cuoco di Putin” e molto vicino al presidente russo, ha ammesso di aver fondato il gruppo paramilitare Wagner e, per la prima volta, ha rivelato il suo dispiegamento in diversi continenti tra cui l’Africa. Prigožin, 61 anni, ha affermato che l’unità paramilitare russa è stata creata nel 2014 per combattere in Ucraina orientale.
Ieri, tramite un post pubblicato su Facebook, l’oligarca ha ammesso la presenza di suoi uomini in diversi contesti in America Latina ed Africa: “Questi ragazzi, eroi, hanno difeso il popolo siriano, altri popoli dei paesi arabi, i poveri africani e latinoamericani, e sono diventati un pilastro della nostra patria”.
Il gruppo paramilitare è ampiamente criticato dall’Unione europea per le sue opache operazioni militari in diversi paesi, in particolare nella Repubblica Centrafricana e in Mali, dove agisce a fianco degli eserciti locali. In un rapporto pubblicato a fine agosto , l’Ong Acled (Armed conflict location and event data project), che raccoglie dati sui conflitti armati, ha segnalato, dal 2018, un aumento del numero di abusi contro popolazioni civili in Repubblica Centrafricana e, da dicembre 2021, in Mali. Pur avendo ammesso di essere presente in questi due Paesi, Mosca ha sempre negato di avere legami con gruppi paramilitari.