Dallo scorso 31 agosto le autorità togolesi hanno intimato a circa 400 cittadini ivoriani richiedenti asilo e residenti nel campo profughi dell’Unhcr di Avépozo, in Togo, di lasciare il campo che li ha ospitati dal 2011, da quando sono fuggiti dalla Costa d’Avorio per via delle violenze seguite alle elezioni presidenziali di quell’anno. Gli ivoriani di Avépozo avrebbero perso lo status di rifugiati, ragion per cui il governo togolese gli ha intimato di andarsene.
Il 30 settembre infatti il governo di Lomé ha annunciato in un conciso comunicato stampa che il campo sarà definitivamente chiuso alla fine del mese: “Siamo ancora qui, nel campo profughi di Avépozo, perché non abbiamo i mezzi per stabilirci altrove. Ciò significa che dalla fine di agosto siamo rimasti indietro. Niente di ciò che ci era stato promesso dall’Unhcr” ovvero l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, “è stato finora fatto” dice Benjamin Méambli, portavoce dei rifugiati ivoriani, all’agenzia Anadolu.
Gli ivoriani “hanno scelto di rimanere in Togo dopo la cessazione dello status di rifugiato” il 7 settembre 2021, secondo la decisione presa dall’Unhcr, dal governo ivoriano e dai Paesi ospitanti le persone fuggite da quelle violenze di 12 anni fa, ovvero Ghana, Guinea, Liberia, Mali, Mauritania e Togo. La cessazione dello status di rifugiati è stata fissata per il 30 giugno 2022, sullo sfondo dell’attuazione di una tabella di marcia per soluzioni durature al ricollocamento dei rifugiati. Il 20 giugno Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni unite per i rifugiati, ha dichiarato ufficialmente la fine dello status di rifugiato per gli ivoriani all’estero.
In Togo, la chiusura del campo profughi ivoriano di Avépozo era inizialmente prevista per la fine di agosto 2022. Le autorità togolesi aspetteranno fino alla fine di settembre per annunciarla pubblicamente.
Secondo uno dei punti dell’accordo tra Unhcr e paesi ospitanti, la Costa d’Avorio avrebbe dovuto rilasciare loro passaporto e documenti di stato civile, così da permettergli di decidere liberamente se stabilirsi nel nuovo Paese o tornare in Costa d’Avorio. Questa misura non sarebbe mai stata ottemperata da Abidjan. Senza documenti è infatti impossibile per le altre autorità concedere o negare i permessi di soggiorno.
Quasi 300.000 ivoriani si sono dichiarati rifugiati in seguito agli scontri post-elettorali del 2011. Circa 7.000 di loro sono stati accolti in Togo nel campo di Avépozo, aperto nell’aprile 2011. Solo quasi 400 hanno scelto di rimanere nel Paese perché “hanno ancora paura tornare in Costa d’Avorio”.