È stato approvato dal Parlamento beninese un disegno di legge del governo che vieta gli scioperi nei settori dei trasporti, delle attività portuali e aeroportuali, dell’acqua, degli idrocarburi, della ferrovia e delle vie fluviali. Lo riportano i media locali.
“La violazione del divieto di sciopero è punibile con una multa da uno a cinque milioni di Franchi Cfa e con il carcere per una durata da due a tre anni” riporta BeninWebTv. La nuova legge vieta l’esercizio del diritto di sciopero nei settori considerati “vitali” dall’esecutivo: questi settori devono essere, secondo il governo, in mobilitazione permanente, soprattutto nell’attuale contesto di insicurezza.
Ad altri settori invece “la cui totale cessazione del lavoro arrecherebbe grave pregiudizio alla pace, alla sicurezza, alla giustizia , la salute della popolazione o le finanze pubbliche dello Stato” saranno tenuti a fornire un servizio minimo in caso di sciopero. Si tratta di magistrati, agenti dei servizi giudiziari e penitenziari, agenti dello Stato in servizio nei tribunali, gli uffici finanziari dello Stato e le telecomunicazioni, ad eccezione delle radio e delle televisioni private.
La nuova legge si applicherà alle imprese operanti nei settori di attività interessati, sul territorio nazionale “senza distinzione di nazionalità o forma giuridica”.