È uno dei migliori conoscitori della vita politica ciadiana degli ultimi 40 anni il nuovo primo ministro: Saleh Kebzabo, 75 anni, è stato a lungo considerato il capofila dell’opposizione al presidente Idriss Deby Itno, e succede da ieri pomeriggio al primo ministro di transizione uscente Albert Pahimi Padacké.
Dopo la morte del presidente Idriss Deby Itno nell’aprile 2021, Kebzabo ha scelto di non condannare la costituzione di un consiglio militare di transizione e ha sempre collaborato con la giunta e le istituzioni transitorie.
“Grandi opere” sono attese durante i 24 mesi di transizione. “La volontà può spostare le montagne”, ha detto Kebzabo nel suo primissimi discorso dopo la nomina alla carica di primo ministro.
Il leader politico ha ricordato che la priorità è realizzare elezioni libere e democratiche. Ha invitato a lasciarsi alle spalle il passato e ha rivolto i suoi “pensieri a coloro che hanno partecipato al dialogo” nazionale inclusivo. Un dialogo boicottato da buona parte dell’opposizione e della società civile, e che ha portato – senza sorprese, secondo gli scettici – a una proroga della transizione che dà peraltro il diritto ai suoi dirigenti di potersi candidare alle prossime elezioni.
Saleh Kebzabo – ricorda stamani Rfi – è stato uno dei primi sostenitori di Mahamat Idriss Deby Itno, il generale figlio del presidente scomparso dopo 30 anni al potere con un pugno di ferro. Presidente dell’Unione nazionale per la democrazia e il rinnovamento, Kebzabo ha fatto una scelta diversamente apprezzata anche nel suo stesso schieramento. Secondo alcune fonti, era diventato in questi mesi uno dei principali consiglieri del presidente di transizione. Nominato vicepresidente del comitato organizzatore del dialogo, ha trascorso cinque mesi a Doha per negoziare la partecipazione dei ribelli al Dialogo nazionale inclusivo e sovrano durante il quale è stato uno dei grandi difensori dei movimenti politico-militari.
Kebzabo ha una formazione in giornalismo, una professione che ha esercitato in passato. Si è candidato quattro volte alle elezioni presidenziali contro il presidente Idriss Deby.
