Voto Onu, l’Africa è un po’ più vicino all’Ucraina

di Enrico Casale

Alle Nazioni unite sono cambiate le posizioni di alcuni paesi africani in merito alla guerra russo-ucraina e alle sanzioni nei confronti di Mosca. Il voto di mercoledì infatti mostra come il recente tour africano di Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, abbia dato i suoi frutti: la risoluzione di mercoledì infatti è stata adottata con 143 voti favorevoli, 5 contrari e 35 astenuti.

Venerdì, durante una conferenza stampa online Kuleba ha accolto con favore l’esito del voto e ancora una volta ha invitato i paesi del continente a non rimanere neutrali: “Sono stato particolarmente felice di vedere che i quattro paesi che ho visitato in Africa, Senegal, Costa d’Avorio, Ghana e Kenya, hanno sostenuto questa risoluzione. Sono profondamente grato per le loro chiare posizioni, così come alle altre nazioni africane che hanno scelto il campo della Carta delle Nazioni Unite, i principi del diritto internazionale, del rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale degli Stati”.

Non è certo tutto oro quello che luccica: altri paesi africani sono infatti rimasti coerenti nella loro posizione all’Assemblea generale delle Nazioni unite dall’inizio di questa guerra e sarà importante continuare il lavoro diplomatico: tra le astensioni dei paesi africani per il voto di condanna delle annessioni, sono comparsi in particolare Algeria, Burundi, Congo-Brazzaville, Guinea, Mali, Togo e Sud Africa, nonostante gli sforzi diplomatici diretti degli Stati Uniti e nonostante la “diplomazia del gas” europea, particolarmente generosa con Algeria e Congo, alla ricerca di nuove fonti di approvvigionamento.

Un voto particolare è stato quello eritreo: per la prima volta Asmara non ha votato “contro” una risoluzione delle Nazioni unite, preferendo astenersi.

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