Un vescovo cattolico, Abune Fikremariam Hagos, è stato arrestato, sabato mattina, dagli agenti di sicurezza eritrei all’aeroporto internazionale di Asmara, dopo essere arrivato dall’Europa. Lo riporta la Bbc.
Il governo non ha commentato l’arresto del vescovo, ordinato primo vescovo di Segheneity, nell’Eritrea meridionale, nel 2012. La Chiesa cattolica avrebbe chiesto alle autorità governative chiarimenti su dove si trovi adesso Hagos e secondo la Bbc Asmara avrebbe confermato di “trattenere” il prelato senza rivelarne il luogo di detenzione.
Le forze eritree avevano arrestato, martedì scorso, Abba Mihretab Stefanos, parroco della chiesa di San Michele a Segheneity e sempre secondo la Bbc anche un altro sacerdote, Abba Abraham della Società dei Cappuccini, è stato detenuto nella città di Teseney.
Non si conoscono le ragioni della detenzione del vescovo e dei due sacerdoti.
Di recente, c’è stato un crescente malcontento pubblico per il coinvolgimento dell’Eritrea nel conflitto in Etiopia: i vescovi cattolici hanno ripetutamente invitato il governo eritreo a coltivare “una democrazia inclusiva” e porre fine ai “comportamenti autoritari”, cosa che ha causato frizioni con lo stesso governo eritreo, scontento degli appelli della Chiesa cattolica per una riforma politica.
Nel 2019, le autorità hanno chiuso scuole e ospedali gestiti da cattolici, affermando che stavano imponendo regolamenti che stabiliscono che gli enti religiosi non possono gestire tali istituzioni. I cattolici costituiscono circa il 4% della popolazione eritrea.