di Andrea Spinelli Barrile
Secondo il rapporto della Ong Africa no filter, pubblicato di recente, i giovani africani ritengono che il continente sia in grado di produrre innovatori di livello globale e giudica con favore l’ambiente economico dei propri paesi per l’innovazione.
La maggior parte dei giovani africani preferisce utilizzare innovazioni tecnologiche locali e crede che i propri paesi siano in grado di produrre soluzioni che possono avere un impatto sul mondo. Il rapporto si basa su un sondaggio condotto su 4.500 persone di età compresa tra 18 e 35 anni in nove paesi africani: Egitto, Marocco, Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Kenya, Uganda, Sudafrica e Zimbabwe.
Il 62% di questi giovani provenienti da contesti urbani e rurali, la maggior parte dei quali ha un’istruzione superiore o secondaria, ha affermato di fidarsi delle innovazioni locali e di preferire utilizzarle quando sono disponibili. Il 24% degli intervistati ha dichiarato di lavorare su un’innovazione che potrebbe migliorare la vita delle persone nella propria comunità.
Mentre l’immagine dell’Africa come terra dell’innovazione sembra essere offuscata dagli stereotipi di un continente sottosviluppato, il rapporto rivela che il 79% degli intervistati ritiene che i paesi poveri siano in grado di produrre soluzioni tecnologiche innovative in grado di influenzare il mondo. I giovani intervistati nella regione dell’Africa occidentale sono stati i più positivi riguardo alla possibilità di produrre tali innovazioni nei paesi poveri (83%), seguiti da quelli dei paesi dell’Africa meridionale (73%). Il 72% dei giovani intervistati ritiene possibile che il prossimo innovatore “di livello mondiale” possa essere africano e che il proprio Paese sia in grado di produrre miliardari tecnologici: il 48% degli intervistati è ancora più ottimista e si aspetta che il prossimo “Bill Gates, Mark Zuckerberg o Jeff Bezos” provenga da un paese africano.
Più della metà (59%) dei giovani africani considera l’ambiente favorevole all’innovazione nei propri paesi: questo tasso sale al 67% in Kenya e al 65% in Sudafrica, ma è limitato al 39% in Nigeria e al 40% in Ghana. Quando si parla dei principali ostacoli all’innovazione, i giovani africani citano in particolare la mancanza di infrastrutture (53%), le restrizioni governative (44%) e la mancanza di incentivi (36%)